La correzione ortodontica di una malocclusione dentaria nei soggetti adulti può presentare notevoli difficoltà.
Ortodonzia nei soggetti adulti significa evidenziare una serie di elementi da tenere in stretta considerazione nell’impostare il piano di trattamento
Anche se non sussistono più i problemi legati alla crescita dei mascellari, ormai conclusa, peraltro si pone in assoluta evidenza una serie di elementi da tenere in stretta considerazione nell’impostare il piano di trattamento:
- L’ispessimento dell’osso alveolare e la stabilità di denti impegnati da anni nella funzione masticatoria riduce le possibilità dei movimenti ortodontici e richiede forze meccaniche da attentamente valutare;
- I risultati del trattamento devono essere programmati in base ai requisiti occlusali e alla tipologia individuale del soggetto, e presentati con chiarezza al paziente, così che possano confrontarsi con le sue aspettative di ordine estetico e funzionale;
- E’ opportuno assecondare l’esigenza da parte del paziente di essere sottoposto a terapie di breve durata, riducendo, per quanto possibile, il tempo d’impiego di apparecchi fissi;
- Soprattutto: si deve considerare che il nostro intervento correttivo della disposizione dei denti verrà costantemente a influire sull’equilibrio funzionale del sistema masticatorio cui il soggetto è condizionato fin dal momento della comparsa dei suoi denti. Pertanto deve essere richiesto un ragionevole periodo di adattamento perché le modifiche introdotte dalla terapia possano essere accettate e integrarsi nel sistema funzionale individuale del paziente. In caso contrario, è molto probabile la comparsa di recidiva della malocclusione o, con una certa frequenza, l’instaurarsi di disturbi più o meno gravi ai muscoli masticatori e alle articolazioni della mandibola. Nelle nostre procedure, al termine del trattamento attivo con gli apparecchi fissi, è prevista una fase di “contenzione dinamica” con apparecchiature mobili di uso prevalentemente notturno, da utilizzare fino al conseguimento della stabilità morfologica e funzionale dell’occlusione dentaria;
- Da ultimo: deve garantirsi al paziente la possibilità di mantenere eccellenti condizioni di igiene orale, per contrastare i rischi di danneggiamento alle gengive, all’osso alveolare e al legamento parodontale nel corso della mobilizzazione ortodontica degli elementi dentari.